T&nCò
Un progetto musicale creato dal cantante e performer vicentino Alan Bedin per far risaltare la figura poetica e musicale di Luigi Tenco. Un approfondimento, un’esposizione frutto di un attento e accurato lavoro di analisi e selezione di materiali sonori con l’obiettivo di ricreare il clima di un’epoca musicale che ha condotto alla nascita del cantautorato italiano e della scuola genovese. Bedin lo porta sul palco insieme a Marco Ponchiroli (pianoforte) e Gigi Sella (sax soprano, clarinetto), co autori del progetto. Un’ analisi sotto diversi punti di vista del cantautorato, della primigenia formazione e ambizione jazz dell’artista Tenco. I tre musicisti, provenienti da sfere musicali molto diverse, creano una miscela esplosiva e intensa in grado di esaltare l’universo musicale del cantautorato italiano con l’aspetto più nobile, ma libero, del jazz. Dal soffio sonoro del fiato alla voce potente ed istrionica accompagnata dal piano che trasforma le parole di Tenco in poesia armoniosa, sonora. In concerto i tre danno vita ad uno show entusiasmante e sperimentale, concedendosi maggior respiro e dimostrando invidiabile affiatamento. Il pubblico è attento, pronto a rispondere alle domande del cantattore, ride e si emoziona alle note dei musicisti. Giochi di note su spazi ampi, coraggiosi arrangiamenti, voce narrante che legge le cronache e le riflessioni dei giornalisti di quegli anni. É una grande performance che genera i meccanismi di una “macchina del tempo”. Gli spettatori diventano attori-protagonisti, visitatori lungo un viaggio immerso nella storia in bianco e nero di T&nCò.
T&nCò
Alan Bedin, cantante e performer
Alan Walter Bedin nato a Vicenza il 26 novembre 1975
Vocalist, la cui estensione vocale e comunicatività risultano davvero sorprendenti ,è la voce nata nel gruppo – collettivo dei Sinergia solida formazione di Vicenza, che raccoglie al suo interno artisti di indiscussa esperienza ed abilità, ora impegnati in diversi progetti musicali. Nel 2000 infatti il gruppo Sinergia è stato premiato con il Telegatto per la musica e i testi e riconosciuto dall’ Accademia di San Remo Giovani come migliore band italiana. Negli anni sucessivi, i Sinergici figurano come band di apertura di molte tappe dei concerti in Italia di B.B. King, Blues Brothers e James Brown. Autore dei testi, grande trascinatore ed istrionico front-man, possiede tutte le qualità per trasmettere al pubblico il carattere forte, visionario, deciso e maturo di tutti i suoi progetti. Segue dal 2005 al 2012 la direzione artistica e l’ Archivio Storico dell’etichetta discografica Cramps Records, l’etichetta degli Area, di musicisti d’Avanguardia e di tante altre band simbolo di una decade musicale italiana evoluta ma drammaticamente carnale, presso la quale ha curato l’approfondimento del lavoro di uno dei suoi principali ispiratori musicali: Demetrio Stratos. Con la CrampsRecords, Renato Marengo e Rai Trade, è stato impegnato anche nella direzione artistica e produzione del DVD “1979 Il concerto”, concerto – omaggio a Demetrio Stratos, registrato il 14 maggio 1979 dopo la prematura scomparsa dell’ artista e nella realizzazione dell’Anthologia, la nuova collana che indaga sull’espressione dei vari generi musicali in Italia. E’ impegnato nel progetto Hommage à Area diretto da Christian Capiozzo dove esegue concerti – performances sviluppando la creatività del gruppo “Area”, band simbolo del Rock e Free Jazz italiano e nel gruppo d’Avanguardia Opus Avantra, ensemble nato nel 1973, ritornato in forza dopo una trionfale performance a Tokyo nel 2008. Contemporaneamente si sta specializzando nei progetti solo, ampliando la sua preparazione e consapevolezza dell’ uso della voce, tenendo dal vivo concerti per sola voce eseguendo composizioni inedite: armonici e diplofonia. Poi con Cristiano Fracaro si sta specializzando nel canto strettamente impiegato per il processamento di attrezzature analogiche e digitali con il duo A.C. Duo Elettroacustico con il quale ha presentato in diversi conservatori del nord Italia le proprie composizioni accompagnato da Lorenzo Pagliei dove lavora su sistemi sperimentali dedicati al controllo della sintesi del suono in tempo reale. Realizza con il progetto enviroment musicali per illustrazioni grafiche e ambienti itineranti: mostre, performance. Dal 2011 è voce e leader de Il Magnetofono, trio jazzy italiano di musica d’autore, con il quale ha realizzato più di 300 concerti (da ricordare anche la performance come supporting a Steve Vai in Romania con l’orchestra Evolution Tempo). Ha promosso l’album omonimo realizzato completamente in presa diretta con la partecipazione di diversi colleghi: Thomas Sinigaglia, Nicola Castellani, Gianluca Carollo, Valerio Galla, Pierpaolo Capovilla, Roberto Freak Antoni, Vincenzo Vasi. Insegnante di canto moderno e tecnica vocale presso la scuola di musica Thelonious, oggi presso il Centro Artistico Musicale Apolloni. Privatamente segue diversi allievi nell’approfondimento del canto armonico e difonico a servizio del canto contemporaneo. Scrive per riviste specializzate nazionali (Suono, Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo di Roma) e coordina direzioni artistiche in diversi locali della provincia, collaborando con istituzioni e aziende. È ideatore e coordinatore artistico – performativo del percorso formativo per cantanti ed insegnanti di canto “A Gran Voce” presso il CUCA Centro Urbano Cultura Artistica di Sovizzo (VI). Dal 2016 sta realizzando un progetto musicale denominato “Alan Bedin. Italian Songs”insieme al pianista Marco Ponchiroli e il saxofonista Luigi Sella sta realizzando con successo un progetto artistico di forte interesse per la rivalutazione del cantautorato e cantato in italiano attraverso il linguaggio del jazz e la musica contemporanea. Tiene seminari con associazioni sull’uso della voce nel canto contemporaneo e realizza performances vocali o strumentali (acusmatiche) itineranti per mostre e installazioni (Es: ‘900 italiano. Il Bombardamento di Adrianopoli, declamazione futurista). Attualmente sta terminando il suo primo libro – metodo sul canto moderno e l’uso consapevole dei risonatori in collaborazione con la foniatra, Dott. Baracca e il M° Tran Quang Hai. Studia il canto indiano indostano, allievo della maestra Patrizia Saterini. Studia musiche tradizionali extra europee di indirizzo indologico presso il Conservatorio di Vicenza. Collabora con il Centro spirituale Prabhupada Desch, sede ISKON di Albettone (VI) per la diffusione della meditazione attraverso il canto del Mantra Hare Krishna. Ha partecipato come relatore a La Voce Artistica 2017, congresso internazionale di foniatria e logopedia all’interno dello spazio World Voice con la tematica: “Il canto indiano a servizio del canto moderno e contemporaneo” presentando esercizi propedeutici – correttivi relativi alla respirazione funzionale e all’utilizzo e reclutamento corretto dei risonatori, per garantire e migliorare la qualità vocale.
Marco Ponchiroli, pianoforte
Eclettico artista veneziano, si diploma con lode in pianoforte presso il conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Intraprende ben presto un percorso di ricerca che lo porta a contaminare tra loro vari generi musicali e varie forme di esperienza artistica. Conosce il blues, il pop, il reggae (nel 1997 partecipa al festival di San Remo con i Pitura Freska), collabora a vari progetti discografici, compone la musica per lo spettacolo teatrale “ Il Grigio” di Giorgio Gaber . Mantiene viva la passione per il jazz, il suo principale genere di riferimento, e suona con musicisti noti nel panorama jazzistico italiano: Flavio Boltro, Massimo Manzi, Nicola Stilo, Robert Bonisolo, Ares Tavolazzi, David Boato, Saverio Tasca, Maurizio Caldura, Enzo Zirilli, Roberto Dani, Gigi Sella, Marco Castelli, Michel Marre, Marc Abrams, Claudio Roditi, Enrica Bacchia, John Riley,ecc. Insieme a Fabrizio Bosso affronta una tournée in Sudamerica. Incidere svariati CD, in cui suona e arrangia le musiche. Si dedica all’insegnamento e alla composizione, attraverso la quale si impegna nella definizione di uno stile personale capace di unire all’improvvisazione jazz sonorità provenienti da disparati generi musicali ed elaborate grazie a un’intensa attività di ricerca, che è per il pianista l’elemento centrale e fondante del suo lavoro. Le sue composizioni si possono ascoltare sia in dischi pubblicati a suo nome (Fast Marghera, Warm up, Like you) che in lavori di altri jazzisti italiani.
Luigi Sella, sax, clarinetto, flauto barocco
Nasce a Bergamasco (Alessandria) nel 1958, e subito dopo la sua nascita i genitori decidono di trasferirsi a Valdagno, provincia di Vicenza. Luigi ha la fortuna di nascere in una famiglia di appassionati di musica e di musicisti, e ciò gli permette di scoprire la bellezza e l’amore per la musica fin dall’infanzia. Suo primo mentore fu il nonno materno, pianista jazz professionista dall’importante e trentennale esperienza musicale a Chicago (USA) al fianco dell’indimenticabile Louis Armstrong. Grazie alle cure e all’impegno del nonno, che si pone l’obiettivo di avviare il nipote allo studio della musica, Luigi inizia a studiare il violino all’età di quattro anni. Così la quotidianità di Luigi si articola intorno a interminabili ore di studio davanti a uno spartito con, di contro, pochi sport all’aperto. Però questo difficile percorso lo porta, a undici anni, a essere ammesso al Conservatorio B. Marcello di Venezia con due strumenti: il violino e il clarinetto. Luigi sceglierà il secondo strumento e concluderà il proprio iter formativo e di studio diplomandosi in clarinetto nel ’79. Il diploma, però, per Luigi non è un arrivo, ma è un punto di partenza: da questo momento intraprende una personale e intima ricerca nella musica jazz, iniziando a interessarsi a un altro e nuovo, per lui, strumento, il sax. Tanta sarà la passione e l’attrazione per il sax soprano che vi si dedicherà anima e corpo, avendo come modello principale di riferimento, il sassofonista jazz John Coltrane. Luigi intraprenderà il nuovo percorso formativo e di studio iniziando a suonare e a studiare assieme a Sergio Rigon al Capolinea di Milano, frequentando i seminari senesi di Claudio Fasoli e collaborando con il Sax baritono Hamiet Bluiett a New York. L’alto livello di competenza e di conoscenza delle regole d’esecuzione del jazz gli permette quindi d’intraprendere un’importante carriera nell’ambito di quel mondo. Luigi Sella inizierà a esibirsi in innumerevoli spettacoli, ma una tra le più importanti collaborazioni sarà quella con il trombettista Dizzy Gillespie. Grazie a questa collaborazione in seguito diventerà docente nella Scuola Jazz Dizzy Gillespie di Bassano del Grappa fondata dallo stesso trombettista e diretta dalla cantante jazz Lilian Terry. Negli anni successivi suona in diversi festival jazz in Italia finché nel 1990 diventa Primo Sassofono dell’orchestra del teatro La Fenice di Venezia per l’opera Lulù di A. Berg. Successivamente entra a far parte della Lydian Sound Orchestra diretta da Riccardo Brazzale e composta da artisti quali: E. Rava, G. Trovesi, P. Dalla Porta, C. Fasoli, M. Schoff. Non si contano le collaborazioni che lo hanno visto al fianco di Saverio Tasca, Daniel Barrajanos, Diego Lopez, Daniele Di Gregorio, fino alla fondazione di un quartetto con il chitarrista Sandro Gibellini.
Negli anni 1998 e 1999 lavora con l’attore Marco Paolini e per Rai2, in due diverse location: dapprima al Teatro Olimpico di Vicenza e poi al Teatro Romano di Verona.
Negli anni 2000-2002 Luigi Sella partecipa a numerose rassegne jazzistiche in Italia; nel 2003 suona al Vicenza jazz festival all’interno del progetto Europeanjazz duo con il pianista Marco Ponchiroli, con cui a settembre di quell’anno inciderà un album. Sempre nello stesso anno partecipa al festival jazz di Frosinone. Nel 2004 partecipa di nuovo al jazz festival di Vicenza con il gruppo Weather Report Tribute.
Il 2005 vede la nascita e la registrazione di un album a proprio nome, in collaborazione con gli aritsti: P. Birro, M. Beggio, S. Senni, U.T. Gandi, M. Ponchiroli, L. Calgaro, R. Bonisolo, E. Martin e M. Castagna. Sempre nel 2005 incide un album, ELIS, con Acustic Jazz Trio, cd che comprende anche dei brani originali composti da Luigi Sella. Accompagnato dal Weather Report Tribute nel 2006 partecipa a una tournee con il percussionista brasiliano Airto Moreira; a seguito del tour verrà anche inciso un album live Nine O’clock. Nel maggio 2009 partecipa al festival jazz di Vicenza con l’omonima orchestra che accompagna il trombettista canadese Tom Harrell. Dal 2009 all’agosto del 2010 si esibisce in diversi concerti, tra cui anche un tour in Islanda, con il coro Libera cantoria Pisani diretto dal maestro Filippo Furlan.
Il 2011 vede la nascita di un progetto originale e interessante “Apolide”,di cui il maestro Sella ha composto le musiche e per la cui esecuzione viene affiancato da musicisti professionisti. Il quartetto è composto da sax soprano, trombone, basso elettrico e batteria.
Per informazioni: info@musikkoman.it