Il rock in sala operatoria
di Redazione
(foto dal sito Scegliere Salute)
É la musica preferita dai chirurghi che ascoltano AC/DC, Led Zeppelin, Rolling Stones, Clapton e Bowie.
Che la musica sia ascoltata nei luoghi più disparati, questo è un dato di fatto e l’avvento delle nuove tecnologie fa sì che si possa ascoltare musica a tutte le ore. E se, ad esempio, la diffusione della musica nei grandi magazzini è storia ormai del secolo scorso, così come il far ascoltare la musica nelle stalle si è scoperto migliori la resa della mungitura, anche il sottofondo musicale nei luoghi di cura non è più una novità. Capita di entrare nello studio medico del dentista e sentire un gradevole accompagnamento sonoro che, in qualche modo, allevia le “sofferenze”. Ma che la musica, anzi, addirittura il rock, entri in una sala operatoria, beh, francamente questa è una novità.
In verità lo si era visto in tv nella famosa serie americana Nip-Tuck, ambientata perlopiù in sala operatoria dove gli interventi di chirurgia plastica erano sovente accompagnati da musica di qualsiasi genere, dalla lirica al pop, dalla classica al rock. Si pensava ad una finzione scenica, ma non è così.
A rivelarlo una ricerca di Spotify, il portale dove è possibile ascoltare in streaming musica di ogni genere, effettuata su una piattaforma dedicata ai professionisti della sanità, Figure 1, detta anche l’”Instagram for Doctors”, applicazione gratuita di condivisione delle conoscenze per l’assistenza sanitaria.
Dall’indagine – rilevata sul sito de La Repubblica.it – risulta che il genere più amato dai chirurghi mentre operano sarebbe proprio il rock (49%), seguito dal pop (48%), dalla musica classica (43%), dal jazz (24%) e dal r&b (21%).
Non solo, ma pare che il 90% dei chirurghi e specializzandi ascoltino musica mentre lavorano.
É interessante, a questo punto, capire quali siano gli artisti preferiti dai professionisti del bisturi.
La Repubblica.it ce ne dà un elenco. Si va dai “monumenti” del passato ai gruppi più attuali: i Metallica, i Led Zeppelin, gli AC/DC, gli Scorpions, passando per Doors, Queen, Kiss. Ma in cuffia vanno tanto gli U2, i Black Sabbath, i Rolling Stones, Eric Clapton e David Bowie.
Il sondaggio è stato svolto con un questionario di 12 domande rivolto agli utenti di Figure 1: hanno risposto in 700 tra chirurghi e altri professionisti del settore sanitario da più di cinquanta Paesi, la maggior parte dagli Stati Uniti.
La musica rilassa e migliora il morale ed il rendimento dell’équipe, dicono i medici intervistati. Capita che, questo il dato divertente, se il paziente è solo in anestesia locale vengono raccolte anche le sue preferenze sulla colonna sonora. Tuttavia, la sicurezza è sempre al primo posto e la ricerca ha evidenziato che la musica non viene ascoltata durante i momenti critici in sala operatoria o quando ci sono complicazioni.
Spotify ha creato appositamente una playlist con i pezzi più apprezzati dai chirurghi (Surgeons Soundtrack) contenemte “Rock You Like a Hurricane” degli Scorpions, la potente “Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses, “Break on Through” dei Doors, “Paint it, Black” dei Rolling Stones, “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin. E ancora “We Will Rock You” dei Queen, “Back in Black” degli AC/DC, “Rebel Rebel” di David Bowie, “Ace of Spades” dei Motörhead, “Nothing Else Matters” dei Metallica e “Piece of My Heart” di Janis Joplin.
(informazioni e dati reperiti su La Repubblica.it)
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