Margherita Cazzuffi: artista a tutto tondo al debutto con il suo “L’Amore viene e va”

di Enrico Daniele

(foto di Redazione)
Un successo la prima al Parco della Repubblica di Cadoneghe.

L’emozione della prima volta non ha tradito Margherita Cazzuffi, cantautrice e attrice padovana con una lunga esperienza in Italia e nel mondo.
Ieri sera sul palco del Parco della Repubblica di Cadoneghe, nell’ambito della rassegna “E…state a Cadoneghe 2017” patrocinata dalla loca Pro Loco e dal Comune di Cadoneghe, ha debuttato con lo spettacolo “L’Amore viene e va” (di cui e autrice ed interprete).

Un mix di teatro e musica dove Margherita, accompagnata da Beppe Bertolino e Andrea Duranti, ha messo in luce tutte le sue grandi doti di cantautrice (ben 8 i brani composti e cantati sui 16 presentati durante lo spettacolo), di trasformista (con altrettanti cambi d’abito) e di attrice (appassionata ed emozionale la sua recitazione).

Margherita Cazzuffi si afferma presto nel mondo dello spettacolo (1990 vincitrice del Festival di Castrocaro, numerose apparizioni televisive in Rai e sulle reti Mediaset, attrice con il Teatro della Tosse di Genova e col Teatro Gioco Vita di Piacenza, in tourneé in Italia, Francia, Spagna e Stati Uniti). Una carriera ricca di collaborazioni importanti (Caterina Caselli, Maurizio Solieri, Fio Zanotti, Sergio Cossu, solo per citarne alcuni) che l’hanno portata a coronare il sogno di uno spettacolo tutto suo.

“L’idea mi era venuta nel 2003 e ne parlai con Antonio Panzuto, (ndr, poliedrico artista di teatro, pittore e scultore) il quale mi disse di costruire uno spettacolo su misura per me, come un vestito – ricorda Margherita – Cominciai col costruirmi un cappello, smontando uno stendibiancheria. Nel 2010 coinvolsi Beppe Bertolino (ndr, chitarrista, cantante, compositore) amico e collega di lungo corso, e con lui abbiamo iniziato le composizioni dei primi brani e poi l’incontro con Andrea Duranti (ndr, producer e polistrumentista) con il quale arriviamo a completare lo spettacolo e ad andare in scena anche grazie all’interessamento di Agostino Spolaore (ndr, apprezzato speaker di emittenti radiofoniche padovane)”.

Non ti sei fatta tradire dall’emozione, anche se prima dello spettacolo eri abbastanza tesa.
“É necessario che questo accada – continua Margherita – è naturale per chi sale sul palco e deve esibirsi davanti ad un pubblico. Succede sempre ma poi quando lo spettacolo inizia tutta l’emozione sparisce. Stasera in modo particolare perché il pubblico mi ha subito sostenuto con il calore degli applausi. Non era facile, viste le temperature infernali di questi giorni, ma erano in tanti e li ringrazio tutti”

Ed il pubblico ha apprezzato, nonostante l’afa e la particolarità dello spettacolo, iniziato e concluso senza soluzione di continuità, sottolineando con nutriti applausi tutte le performance concludendo con una standing ovation. Margherita di volta in volta si è trasformata in farfalla, in ballerina da caffè chantant con tanto di boa di struzzo, in gitana, in marionettista, alternando sue composizioni a cover di canzoni arrangiate con gusto personale ed interpretate in maniera magistrale. Degne di nota le più famose “Bocca di rosa” di De André, “Insieme a te sto bene” di Mogol-Battisti, “Via da qui” di Paolo Conte e la magnifica “Impressioni di settembre” della Premiata Forneria Marconi. Ma anche i suoi pezzi non sono da meno: “L’Amore viene e va”, “Fantasie”, “Dammi”, “Apri quella porta”.

C’è qualcosa di autobiografico nello spettacolo?
“Brani e melodie sicuramente, ma anche la possibilità di trasmettere al pubblico le mie emozioni, le mie vibrazioni”.

Cosa ti aspetti dopo questa prima?
“Sono felice e allo stesso tempo commossa (ndr, i suoi occhi diventano improvvisamente lucidi) ma convinta di aver finalmente realizzato un sogno. E come un sogno lo spettacolo si è concretizzato, senza che io lo cercassi. Adesso aspetto il mio karma, qualcuno che creda nel mio progetto e mi aiuti a sostenerlo e portarlo in giro. Il mio sogno è di fare una tournée”.

“L’Amore viene e va” è uno spettacolo ben fatto, emozionante e coinvolgente allo stesso tempo. È un parlare dell’amore e di tutte le sue sfaccettature in maniera diversa da come avevamo sentito sino ad ora e i temi toccati, anche quelli sino a poco tempo fa considerati “tabù” (ad esempio il tema dell’omosessualità) o quelli, purtroppo, di stretta attualità (la violenza sulle donne) vengono trattati con delicatezza, ma anche con energia. Lasciano lo spettatore affascinato e affamato, perché l’ora (e poco più) di spettacolo aumenta l’attesa per una replica che tutti ci auguriamo presto di rivedere e ascoltare nei teatri d’Italia.

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